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MI ALLENO PER MANGIARE

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“Tanto poi mi alleno”

Quanti di noi hanno mai fatto questo pensiero? È mai capitato di giustificare un’abbuffata con la scusa dell’allenamento?

Sport e alimentazione camminano insieme. Ma la strategia funziona nel momento in cui si applica con criterio.

Pensare di poter esagerare con il cibo sol perché ci si è allenati prima o ci si dovrà allenare il girono seguente non è corretto.

Il nostro corpo funziona a riposo, principalmente post allenamento, per cui credere di rimediare alle calorie ingerite con una corsa o una serie di addominali in più è sbagliato.

Dovremmo iniziare a vedere il cibo come carburante che ci permette di affrontare ogni attività che svolgiamo. E dovremmo iniziare a vedere l’allenamento come un piacere, un momento per sé, un modo per mantenersi in forma, rilassarsi, un’occasione di socialità.

L’allenamento non è una punizione o un castigo per aver mangiato la pizza la scorsa sera o il gelato a merenda; allenarsi non equivale ad un mezzo per espiare le proprie colpe. Al contrario, non possiamo sentirci autorizzati ad esagerare con il cibo pensando che poi ci rinchiuderemo in palestra per due ore.

Avere un buon rapporto con il cibo vuol dire anche questo: mangiare quello che voglio, quando lo voglio e quanto ne voglio, ascoltando i segnali del corpo; allo stesso modo: mi alleno perché mi va, mi fa stare bene, trovo piacevole il contesto e la sensazione che provo a fine allenamento.

Né il cibo né l’allenamento sono delle punizioni, non possiamo autoinfliggerle, tra l’altro.

È contro noi stessi che combattiamo, e invece vi invito a provare qualcos’altro: provate a spostare il focus!

Mentre vi allenate fate caso alla fatica, al sudore, alla forza che avete, ai muscoli che pompano, sfidate voi stessi, mettetevi in gioco, con grinta e tenacia, senza ossessioni, senza costrizioni, semplicemente trovate la motivazione che vi porti a fare sempre meglio.

Quando terminate, una volta a casa, doccia e cena. Anche qui, ascoltate il vostro corpo, fate caso allo stato di benessere, alla pace che avete raggiunto, ai muscoli ancora indolenziti ma forti e tesi, e ascoltate anche il vostro stomaco e sappiate riconoscere e distinguere i segnali, senza esagerazioni né restrizioni.

Ossessionarsi con allenamento e dieta, adottare un’alimentazione ferrea credendo di fare bene mangiando solo alcune categorie di cibo escludendone altre non aiuterà il corpo a rigenerarsi dopo gli sforzi fisici, ha bisogno del giusto nutrimento e pensare di nutrirlo solo con cibi che riteniamo healthy non gioverà né a lui né alla nostra mente.

Questo ci porterà in un circolo da cui sarà difficile uscire, potremmo fare l’errore di ritenere giusti solo alcuni alimenti credendo di dimagrire con un’insalata e rinunciando a pane e pasta e attendendo con fermento il weekend in cui poi tutto sarà lecito.

Occorre mangiare tutto e occorre allenare tutto il corpo; occorre mantenere il corpo allenato a ricevere ogni tipo di cibo, fargli conoscere ogni gusto, consistenza e rispettarlo quando ce lo richiede.

Come l’allenamento, è bene andare cauti, prendere confidenza con ogni tipo di cibo, non aver paura di alcuni di loro, non abusarne ma avvicinarsi a piccole dosi, come accade in palestra, è bene praticare un po’ di riscaldamento prima di poter aumentare man mano l’intensità e non rischiare così di avere degli infortuni e doverci fermare.

Essere mindful vale anche in palestra: così per la tavola, anche l’allenamento ha bisogno di attenzioni, focus mirato sul nostro respiro ed essere pienamente presenti al nostro corpo, solo in questo modo comprenderemo i nostri limiti e inizieremo a trovare nel cibo il giusto alleato per nutrire il nostro corpo e forse, smetteremo di essergli nemici.

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