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MABASTA ENTRA NELLE SCUOLE DELLA CITTÀ

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MaBasta, il primo movimento anti bullismo animato da studenti adolescenti, entra nelle scuole della città. È iniziato stamattina dalle classi di scuola secondaria di primo grado del plesso “Dag Hammarskjold” di via XX Settembre, infatti, il percorso dei ragazzi del movimento per sensibilizzare gli studenti neretini su uno dei problemi giovanili più diffuso e sentito.

Nel corso degli ultimi anni MaBasta ha incontrato migliaia di studenti in decine di scuole in tutta Italia, sviluppando un’idea di come si potrebbe agire nel prevenire e contrastare “dal basso” il bullismo e il cyberbullismo nelle scuole.

Questa idea ha preso forma nel modello MA Basta, una serie di consigli e possibili azioni e iniziative descritti in un depliant che viene dettagliatamente illustrato in classe. Dal docente referente (il MaBa_prof) cui rivolgersi con facilità e immediatezza per segnalare episodi o chiedere consigli, al questionario (MaBa_test) da somministrare agli studenti per sondare la situazione, dagli studenti “bulliziotti” che fanno da sentinella nelle classi alla Bullibox (urna in cui segnalare gli episodi) o Bullibox digitale. L’obiettivo è fregiarsi del “titolo” di classe “debullizzata”.

Ieri sera, Mirko Cazzato, co-fondatore e team leader di MaBasta, ha illustrato il progetto all’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni e alla Commissione Pari Opportunità nel corso di una riunione della stessa commissione presso l’ex chiostro dei Carmelitani. I ragazzi di Ma Basta (che hanno dai 14 ai 17 anni), in concreto, spiegano ai ragazzi cos’è il bullismo e come difendersi da esso sulla base di poche e semplici regole frutto dell’esperienza sul “campo”. Ciò attraverso incontri mirati in ogni singola classe, che aiutano le classi stesse alla fine a mettere in pratica le azioni del modello Ma Basta.

Oggi il percorso del movimento è partito del vecchio “primo nucleo” di via XX Settembre e proseguirà il 21 febbraio nella sede di scuola secondaria di primo grado di via Manieri e il 23 febbraio nella sede di via Foggia dello stesso livello scolastico.  “MaBasta – dice l’assessora Sara D’Ostuni – è un modello di riferimento nella lotta al bullismo, sono giovani volenterosi e con una brillante esperienza sul campo che talvolta riescono a fare su questo fenomeno più di quanto riescano le istituzioni o le famiglie.

Vogliamo mettere a frutto questa loro disponibilità e competenza nelle scuole della nostra città. Il bullismo è un problema grave e diffuso più di quello che si possa pensare, senza dimenticare che la tecnologia consente oggi ai bulli di diventare cyberbulli, di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita attraverso gli smartphone. Un problema con risvolti personali e sociali davanti al quale non si può far finta di nulla”.

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