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POST XYLELLA, PAGLIARO: “INACCETTABILI RITARDI DA MINISTERO PER ATTUAZIONE PIANO STRAORDINARIO. IL SALENTO NON PUÒ PIÙ ASPETTARE”

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Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS

“Finalmente abbiamo un quadro più chiaro delle azioni che la Regione sta mettendo in campo per il post xylella in Salento. In risposta all’audizione da me richiesta, che si è tenuta oggi in quarta Commissione, l’assessore Pentassuglia e i funzionari del Dipartimento Agricoltura hanno dato riscontro a domande incalzanti. 

In merito all’attuazione del Piano straordinario per la rigenerazione del territorio salentino devastato dal batterio killer degli ulivi (previsto dalla legge 44 del 2019), ho chiesto conto dei ritardi nella spesa dei 300 milioni stanziati dal Governo centrale con il decreto interministeriale del 6 marzo 2020, visto che dopo diciannove mesi ne risultano ancora da spendere quasi la metà: 134 milioni.   

I numeri elencati in Commissione hanno tracciato il quadro di una burocrazia elefantiaca a livello ministeriale, sorda alle ripetute sollecitazioni degli uffici regionali. Articolo per articolo, ci è stato dettagliato l’iter. Un esempio: sull’articolo 3 (contrasto al vettore con dotazione di 5 milioni di euro per Comuni e agricoltori) la Regione Puglia presenta una proposta a giugno 2020, il Ministero la valuta dopo cinque mesi e chiede di modificarla, cosa che viene fatta immediatamente. Ma la nuova proposta viene esaminata e approvata dal Comitato di Sorveglianza solo il 4 febbraio, e il relativo decreto ministeriale viene portato alla Corte dei Conti il 18 agosto scorso. Quattordici mesi di attesa per sbloccare solo 5 milioni di euro. 

Tempi inaccettabili, ed è per questo che solleciteremo con forza il sottosegretario di Stato Francesco Battistoni, incaricato dell’applicazione del decreto interministeriale del marzo scorso.  

Abbiamo anche chiesto all’assessore Pentassuglia perché sia stato ammesso a finanziamento solo il 6% delle domande di reimpianto, e soprattutto perché ancora nessuno sia stato liquidato. Anche qui, risposte chiare ma scoraggianti. Il capo Dipartimento Agricoltura Nardone ha spiegato che si può espiantare e reimpiantare senza autorizzazione paesaggistica solo da ulivo ad ulivo, e sono state già reimpiantate 700mila piante di Favolosa e Leccino, le varietà resistenti alla xylella. Per quanto invece riguarda la sostituzione di ulivi con altre piante, l’operazione è ostacolata dal fatto che in Salento il 40% delle aree è sottoposta a vincolo paesaggistico. Questo è un paletto che di fatto ostacola la rigenerazione agricola, che non può attendere i tempi di una burocrazia così farraginosa.

Dalle audizioni sono emerse lungaggini spaventose: assistenza tecnica richiesta subito dalla Regione e accordata dal Ministero solo a giugno scorso, pur essendo fondamentale per gestire le istanze mettendo su un portale dedicato.  

Tutto questo impone una sveglia al Governo nazionale, con un’azione condivisa che coinvolga il Salento e la Puglia, perché la xylella avanza inesorabile. Dopo sette anni dall’inizio di questa strage, chiediamo di sbloccare tutte le risorse necessarie per risollevare la nostra terra dal colpo mortale di 5mila posti di lavoro andati in fumo”.

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