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Gaza, “almeno 50 morti in attacchi notturni delle Idf”. Trump: “Nulla comprometterà cessate il fuoco”

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(Adnkronos) –
"Nulla comprometterà il cessate il fuoco a Gaza, Israele ha il diritto di reagire". Ad affermarlo il presidente Usa Donald Trump dopo che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all'esercito di effettuare "raid massicci" sulla Striscia dopo aver accusato Hamas di aver violato la tregua.  
Almeno 50 palestinesi sono stati uccisi durante gli attacchi delle Idf avvenuti durante la notte secondo la Protezione civile di Gaza: fra le vittime vi sarebbero 22 minorenni, mentre circa 200 persone sarebbero state ferite. "Almeno 50 persone sono state uccise, tra cui 22 minorenni e diverse donne e bambini, a seguito dei continui attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza a partire da ieri sera", afferma Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia gestita da Hamas. Circa 200 persone sono rimaste ferite “in una chiara e flagrante violazione dell’accordo di cessate il fuoco”, ha aggiunto il portavoce, definendo la situazione a Gaza “catastrofica e terrificante”. Israele afferma di aver lanciato gli attacchi a causa delle ripetute violazioni da parte di Hamas, tra cui un attacco in cui è morto un soldato a Rafah ieri, e della mancata restituzione da parte del gruppo terroristico dei 13 corpi rimanenti degli ostaggi, come concordato nell'accordo di cessate il fuoco. I funzionari israeliani sono fermamente convinti che il gruppo terroristico conosca l'ubicazione della maggior parte dei corpi e che stia falsamente affermando il contrario per ritardarne la restituzione.  Gli ospedali di Gaza riferiscono che 63 persone, tra cui 24 bambini, sono state uccise negli attacchi dell'Idf da martedì pomeriggio si legge su Haaretz. “Hanno ucciso un soldato israeliano, quindi gli israeliani hanno reagito e dovevano reagire. Quando succede una cosa del genere, devono reagire”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'Air Force One – si legge sul Times of Israel – aggiungendo che “Hamas è una piccola parte dell'accordo sul Medio Oriente". "Hanno detto che si sarebbero comportati bene e, se lo faranno, saranno felici, altrimenti saranno eliminati”, ha continuato, riferendosi all'apparente intesa raggiunta quando i suoi principali collaboratori hanno incontrato i negoziatori di Hamas in Egitto nelle ultime ore prima della conclusione dell'accordo di cessate il fuoco. Trump ha affermato che i funzionari di Hamas hanno detto ai suoi collaboratori Witkoff e Kushner che avrebbero deposto le armi, ma l'organizzazione terroristica ha ripetutamente smentito.  Il cessate il fuoco a Gaza tiene nonostante le "scaramucce" tra Israele e Hamas aveva detto nelle ore precedenti il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance. "Il cessate il fuoco è ancora in vigore. Ciò non significa che non ci saranno piccoli scontri”, aveva affermato Vance in un commento trasmesso dalla Fox News e pubblicato sui social media dalla Casa Bianca. Gli attacchi da parte di Israele sarebbero arrivati dopo il fuoco aperto da Hamas contro soldati a Rafah e il falso “ritrovamento” dei resti di ostaggi. Hamas dal canto suo ha respinto le accuse di aver attaccato le truppe israeliane a Gaza e confermato l'impegno a rispettare il cessate il fuoco. "Hamas – si legge in una nota – afferma di non aver alcun legame con l'incidente a Rafah e afferma il suo impegno all'accordo di cessate il fuoco". Allo stesso tempo ha rinviato la consegna del corpo di un altro ostaggio che era prevista per martedì sera a causa delle "violazioni" israeliane del cessate il fuoco. "Rinvieremo la consegna che era prevista a causa delle violazioni dell'occupazione", ha affermato il braccio armato del movimento, le Brigate al Qassam, affermando che ogni "escalation" israeliana "ostacolerà la ricerca e il recupero dei corpi". Secondo quanto annunciato dall'Idf un riservista israeliano è stato ucciso ieri nella Striscia di Gaza. La vittima è stata identificata come il sergente maggiore (riserva) Yona Efraim Feldbaum, un soldato di 37 anni del Corpo di Ingegneria militare della Divisione di Gaza, proveniente dall'insediamento di Neria in Cisgiordania. 
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