La donna ha deciso di bruciare in casa alcuni oggetti che la ditta Bianco non aveva ritirato. Ma la situazione le è sfuggita di mano perché il rogo domestico emetteva molto fumo acre e quando se n’è resa conto ha tentato di soffocare le fiamme. La plastica, però ha ha continuato a fondere e bruciare, emettendo sempre più fumo.
L’intervento degli uomini del locale commissariato ha permesso di scongiurare il peggio. I vigili del fuoco, infatti, giunti insieme agli agenti hanno potuto constatare che le fiamme si stavano propagando in un’altra stanza dell’abitazione. Il fuoco, infatti, aveva fatto esplodere un tubo che ha fatto incendiare oggetti che si trovavano in un’altra stanza: un secondo principio di incendio del quale la signora non si era accorta.
Per cui si è rischiato veramente il peggio.
Per fortuna che agenti e pompieri sono riusciti ad accorgersene e scongiurare una situazione molto più preoccupante.
Il consiglio degli intervenuti, dettato anche dal nuon senso, è di non intraprendere mai azioni avventate e affidare a servizi e uffici preposti lo smaltimento di rifiuti pericolosi o di plastica. In questo caso sarebbe bastata una telefonata alla Ditta Bianco per informarsi sui metodi più corretti dello smaltimento. Bruciare la plastica oltre che un delitto nei confronti dell’ambiente può causare, come si è visto, anche una tragedia.