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PRESENTAZIONE DE “L’UOMO DELLA CARITÀ”, IL FILM SUL VENERABILE FRA MICHELE GIUSEPPE GHEZZI DA LECCE

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È stato presentato stamane presso la sala Padre Raffaello Pantaloni della parrocchia di S.Antonio a Fulgenzio di Lecce, il film “L’uomo della carità” sulla vita del venerabile fra Fra Michele Giuseppe Ghezzi, per il quale è in corso il processo di beatificazione.

Il film, ripercorre la vita spirituale del frate, con la regia di Fabio Frisenda e Graziano Tramacere, e ricorda i personaggi a cavallo di fine Ottocento,  come il compianto dott. Vito Fazzi, che operò per la prima volta di cancro il giovane fra Giuseppe ritenendo che non sarebbe mai guarito, mentre constatò poi che la grande massa era sparita “anzi, non esisteva traccia nemmeno dell’intervento,  come se non ci fosse mai stata”.

Il film, frutto della collaborazione tra Frati Minori della Provincia di Lecce, Almanacco Leveranese, Impegno per Leverano,  porta varie testimonianze fondamentali per la causa di beatificazione in atto e sarà donato a Papa Francesco, oltre a debuttare in anteprima il 19 (nel giorno della nascita di fra Ghezzi) e 20 agosto alle ore 21 all’ex Arena di Leverano.

Alla conferenza stampa hanno preso parte:

  • Padre  Paolo Quaranta, ministro frati minori della provincia di Lecce, e padre Giancarlo Greco, vice postulatore della causa dei Santi;
  • Enzo Mega, direttore editoriale Almanacco Leveranese.
  • Marcello Rolli, sindaco di Leverano;
  • Fabiana Cicirillo, assessore alla Cultura del Comune di Lecce;
  • Fabio Frisenda e Graziano Tramacere, registi;
  • Gli attori delle compagnie Teatro delle Rane e Anonimi Salentini, la costumista e il responsabile musica e suono

Il progetto del film sulla figura del Venerabile Fra Giuseppe Michele Ghezzi nasce nel Maggio 2018 per i 40 anni dalla Traslazione dei resti mortali dalla cappella cimiteriale dei frati minori alla Chiesa di Sant’Antonio a Fulgenzio (11 Febbraio 2019.

Il giovane Michele, nato a Lecce il 19 Agosto 1872 da Pasquale Ghezzi e Carmela Carrozzini, quartogenito di sette fratelli (tre uomini e quattro donne) vive nell’autunno del 1888 durante le vacanze a Gallipoli, dove si trova con la famiglia e si accorge di un tumore sotto l’ascella: è l’inizio di un dolorosissimo male che lo tormenterà per oltre sei anni. Dopo tante vicissitudini per volere della mamma, in famiglia si comincia a pregare incessantemente recitando le tre novene alla Madonna di Pompei. Ben presto, senza altra cura Michelino è perfettamente guarito.

Nella sua adolescenza e giovinezza vive la sua azione verso i più poveri della sua città e a volte è richiamato e frenato fortemente dalla sua famiglia, che lo vedeva spendersi fino troppo per la sua causa. Il film mette in luce le varie azioni di carità verso i più bisognosi come la donazione delle sue scarpe, il suo materasso, il suo stesso cito, elemosinando per comprare le medicine soprattutto per i bambini ammalati.

Dopo la sua morte la Sacra Congregazione per la Causa dei Santi, con l’approvazione del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, in data 19 giugno 1982 emette il decreto per iniziare la causa di beatificazione e canonizzazione di fra Giuseppe Ghezzi.

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