Il pubblico ministero Stefania Mininni ha chiesto trent’anni di reclusione per “zio Angelo” alias Angelo Caci, 48 anni e originario di Gela; 24 anni per Francesco Russo, 65 anni; 12 per il figlio Giampiero Russo, 28 anni; 10 per Giuseppe Calignano, 28enne, tutti di Nardò, così come per Rocco Falsaperla, 45enne di Gallarate; 4 anni per Evilys Pimentel Roque, 45enne di origini cubane, ma residente a Villa Convento.
I legali Giuseppe Corleto, Luigi Corvaglia, Francesca Conte, Francesca Conte, David Dell’Atti, Stefano Pati e Alberto Paperi che hanno contestato la ricostruzione: secondo le indagini condotte dai carabinieri Calignano sarebbe stato gravemente ferito il 16 maggio del 2016 da Francesco Russo e Angelo Caci per aver assicurato la propria protezione ad un commerciante, titolare di un’attività nel centro di Nardò, taglieggiato.
Caci, Falsaperla, i Russo e Calignano avevano raggiunto il negozio rinnovando al titolare la richiesta estorsiva già avanzata due giorni prima. Da qui l’intervento di Calignano a protezione del commerciante, punita da una pistolettata all’addome. La donna cubana, invece, era accusata di favoreggiamento.
NOVANT’ANNI DI RECLUSIONE PER I SEI IMPUTATI COINVOLTI NELL’INCHIESTA SUL TENTATIVO DI ESTORSIONE AI DANNI DI UN COMMERCIANTE E SUL FERIMENTO DI GIOVANNI CALIGNANO
- Advertisement -
- Advertisement -
Ti potrebbe interessare
POMO D’AMORE – SPETTACOLO NEL CHIOSTRO DEI CARMELITANI
Sabato 27 luglio alle ore 21.00 al Chiostro dei Carmelitani di Nardò si svolgerà “Pomo...
CONCERTO DEL CORO ‘FANTASIE DI VOCI’. APPUNTAMENTO IN PIAZZA CESARE BATTISTI
Lunedì 22 luglio, alle ore 21.00, nella suggestiva cornice di Piazza Cesare Battisti e del...
RITORNA A NARDÒ IL “FESTIVAL DELLE BANDE IN PIAZZA”
La più tipica espressione della festa popolare.
Dopo il successo dello scorso anno, ritorna il “Festival...