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**AGGIORNATO**SEQUESTRO E VIOLENZA SESSUALE. ARRESTATI DUE MINORENNI DI NARDÒ

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Una indagine che ha portato all’arresto, su ordine del Gip del Tribunale per i minorenni di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica dello stesso tribunale, di due minori di Nardò con l’accusa di rapina, sequestro di persona, violenza sessuale, pornografia minorile ed estorsione, tutti in concorso tra loro, in danno di altro minore.

Una indagine che ha portato all’arresto, su ordine del Gip del Tribunale per i minorenni di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica dello stesso tribunale, di due minori di Nardò con l’accusa di rapina, sequestro di persona, violenza sessuale, pornografia minorile ed estorsione, tutti in concorso tra loro, in danno di altro minore.
Il ragazzo veniva persino obbligato a masturbarsi davanti a loro. Una storia di estremo degrado sociale. 

I dettagli dell’operazione eseguita dai militari della Stazione Carabinieri di Nardò e dalla Compagnia Carabinieri di Gallipoli saranno illustrati durante la conferenza stampa convocata per questa mattina alle 10.30.

Aggiornamento 14:00 Un caso di bullismo sfrenato arriva a Nardò. Nei guai sono finiti J.S., 15enne e F.S. di 17 entrrambi residenti a Nardò.

cc minoriSono accusati di rapina, sequestro di persona, pornografia minorile, tentata estorsione e violenza sessuale aggravata. I due minori sono stati trasferiti in un comunità minorile. 

L’episodio risale al 21 novembre. La vittima 15enne risiede in un comune del circondario e come ogni mattina aveva raggiunto Nardò ove frequenta l’istituto superiore. 

Una volta giunto alla fermata, viene avvicinato da due coetani con i quali dopo un rifiuto raggiunge Piazza Salandra dove viene costretto a entrare nei bagni. Opponendosi viene colpito alla schiena. 

Trascinato nei bagni pubblici viene costretto a masturbarsi davanti all’obbiettivo di un cellulare.  Nelle successive ore il video diventa virale finendo nelle mani di un giovane che decide di farlo vedere ai genitori della vittima. Il video viene così consegnarlo agli invetigatori.

I carabinieri acquisiscono le immagini di videosorveglianza installate nei pressi dei bagni pubblici che immortalano gli indagati. 

F.S è difeso dall’avvocato Tommaso Valente; J.S, invece, dagli avvocati Massimo Muci e Marcello Risi

IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

 

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