E’ stata una giornata ricca di significati e di valori. Una gremita folla di gente, oltre che di rappresentanze, è stata testimone dell’inaugurazione del monumento ai caduti del mare, in via Marinai d’Italia angolo Corso Italia. Nardò con i suoi quattordici marinai caduti durante la seconda guerra mondiale, uniti a quelli delle altre Forze armate, ha pagato un prezzo altissimo di figli che non hanno mai fatto ritorno a casa. Da oggi, quei figli e quei marinai – eroi – avranno un luogo dove poterli ricordare tutti insieme. Inoltre, il monumento appena inaugurato rappresenta la Marina militare con tutta la sua storia e la sua modernità ed anche un monito per le future generazioni.
È stato realizzato dal maestro scultore Prof. Dario Falconieri, una struttura unica nel suo genere, di forte impatto visivo, con tre differenti momenti.
A sinistra, una parte storico-culturale con in alto, Nave Amerigo Vespucci, ancora oggi simbolo, sui mari, della nostra storia, tradizione, arte marinaresca e vocazione marinara dell’Italia.
In primo piano l’Impresa di Premuda, del 10 giugno 1918. Un evento bellico, in onore del quale ricorre ogni anno, nello stesso giorno, la Giornata della Marina, ricordato con Luigi Rizzo e il suo equipaggio, di rientro vittoriosi nella base di Ancona.
Al centro, due Marinai, un uomo e una donna, la grande conquista del Paese, delle Forze armate e della Marina militare del terzo millennio. Il saluto militare del più giovane grado della Marina rivolto verso i passanti. È stato scelto per significare sempre e in ogni momento verso chi è stato indirizzato e viene indirizzato il servizio dei Marinai.
A destra, una parte operativa, moderna. Marinai e mezzi che richiamano le componenti e gli ambienti in cui opera la Marina militare, sul mare, per cielo, sotto la superfice e per terra. Al servizio di tutti senza lasciare mai nessuno indietro. Questa è l’immagine che si contestualizza nei giorni nostri. Un sommergibile di ultima generazione, una portaerei, un F35 e due elicotteri, un SH90 e un EH101. Marinai della Brigata Marina San Marco e del Gruppo Operativo Incursori che operano per mare e per terra tra le genti.
In basso, ai piedi del monumento, un pensiero rivolto ai marinai scomparsi e una riflessione per chi legge:
“La vostra tomba è un altare e qua verranno le madri per mostrare ai figli le tracce gloriose del sangue da voi versato” (è una Parafrasi della poesia All’Italia di Giacomo Leopardi).
Ai lati, due ancore delimitano e fortificano il monumento.
A terra, infine, una rosa dei venti, simbolo di orientamento di ogni marinaio. Peculiarità dell’immagine è che la posizione del nord è quella del nord vero.
Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco della Città di Nardò, Avv. Giuseppe Mellone, anche padrino della cerimonia, il Presidente Nazionale dell’ANMI, Ammiraglio di Squadra (r) Pierluigi Rosati, il Capitano di Vascello Cosimo Viscardi, Capo ufficio Presidio del Comando Interregionale Marittimo Sud Taranto, S.E. Rev.ma il Vescovo della Diocesi Nardò-Gallipoli, Mons. Fernando Filograna, l’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, già Capo di Stato maggiore della difesa, e altre autorità civili, militari e religiose, nazionali, regionali e locali. Madrina, inoltre, della cerimonia, al fianco del Sindaco, è stata la Sig.ra Giulia Longanesi Cattani, figlia dell’Ammiraglio Luigi Longanesi Cattani, decorato della seconda guerra mondiale e vero asso dei sommergibili italiani. Ad accogliere gli ospiti e a fare gli onori di casa è stato il Presidente del Gruppo ANMI di Nardò, Cav. Carlo Leone.
Era presente anche una gremita rappresentanza di studenti degli istituti scolastici di Nardò, Nicola Moccia, Artistico E. Vanoni, l’Istituto Comprensivo del polo 2 Renata Fonte e l’Istituto “Don Tonino Bello” di Tricase. Al fianco di questi hanno anche partecipato, regalando momenti di grandi emozioni, i giovanissimi della scuola per l’infanzia J. Piaget che hanno intonato l’Inno di Mameli accompagnati dalla fanfara di Marina Sud Taranto.
Non è mancata la vicinanza delle altre associazioni d’Arma della città di Nardò e della vicina Galatone.
Infine hanno supportato il Gruppo Anmi di Nardò anche i gruppi Anmi della Puglia meridionale dei comuni di Alessano, Gagliano del Capo, Maglie-Soleto, Taviano, Tricase, Porto Cesare e la Componente Nazionale Anfibia Leone di San Marco. Tutti coordinati dal Delegato Regionale, Capitano di Vascello Fernando Piccinno, e dal Consigliere Nazionale, Dott. Giuseppe Alfarano. Anche questi Gruppi sono stati ricevuti personalmente dal Presidente del Gruppo Anmi di Nardò, Cav. Carlo Leone che non ha mancato di ringraziarli per la partecipazione e per il concreto supporto.