D’Ostuni: “Costruiremo una banca dati per applicare il tributo in modo corretto ed equo”
L’amministrazione comunale sta per avviare un censimento delle concessioni per occupazione di suolo pubblico, degli impianti pubblicitari e di tutte le situazioni rilevanti ai fini del Canone Unico Patrimoniale. Gli obiettivi sono molteplici: costruire una banca dati certa e completa, che garantisca una corretta gestione del tributo e una più equa distribuzione del carico fiscale; integrare il sistema informativo comunale tramite la condivisione dei dati con i sistemi di gestione dei tributi locali, con le piattaforme smart city e con il catasto urbano; pubblicare una mappa interattiva per la consultazione pubblica. Inoltre, il censimento degli impianti pubblicitari (plance e ogni altro spazio) pubblici e privati sarà propedeutico alla stesura del nuovo Piano Generale degli Impianti Pubblicitari (quello in vigore risale al 2001 e non è adeguato all’attuale assetto territoriale e urbanistico).

Per procedere in questa direzione, si è proceduto ad affidare l’attività di censimento ad un operatore esterno specializzato, la società “Andreani Tributi” di Macerata. Di fatto, l’operatore procederà a scandagliare il territorio e quindi ogni concessione di suolo pubblico, ogni impianto pubblicitario esistente e ogni altra situazione rilevante ai fini del Canone Unico Patrimoniale, in modo da costruire la banca dati. Quelle posizioni che, in seguito al censimento, risulteranno difformi rispetto alle concessioni e autorizzazioni oppure non dichiarate o non autorizzate, saranno oggetto di attività di accertamento.
“Questa attività – spiega l’assessora ai Tributi Sara D’Ostuni – servirà a mettere ordine nel settore, anche alla luce dell’ingresso nel 2021 della nuova disciplina sul Canone Unico Patrimoniale. Abbiamo bisogno di una banca dati che ci consenta di applicare il tributo ai contribuenti in modo corretto ed equo. Peraltro, rispetto agli impianti pubblicitari c’è la necessità non più differibile di aggiornare il Piano Generale degli Impianti, che risale a quasi 25 anni fa. È chiaro che, inevitabilmente, il censimento farà emergere le posizioni non in regola rispetto alle autorizzazioni o addirittura quelle non dichiarate o autorizzate. Pertanto, l’invito è quello di procedere alla regolarizzazione per coloro i quali magari si trovano in situazioni non esattamente in linea con le norme di legge o con le concessioni”.