Nel corso della mattinata di sabato scorso personale del Commissariato di P.S. di Gallipoli ha tratto in arresto in flagranza di reato, un professionista 61enne del posto, poiché ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti di una donna aggravati dall’utilizzo di strumentazione informatica, violazione di domicilio aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere, compiuti nei confronti di una donna della quale si era invaghito nel corso delle settimane precedenti.
L’arresto dell’uomo è stato portato a termine nella prima mattinata di sabato quando dopo una serie di episodi susseguitisi nei giorni precedenti l’uomo si era introdotto nel cortile di casa della donna a bordo della propria autovettura, approfittando dell’apertura del cancello automatico che aveva azionato dovendo accompagnare i suoi tre bambini a scuola.
La donna ha poi denunciato che negli ultimi periodi l’uomo, che conosceva solo di vista, aveva iniziato a importunarla ostinatamente ponendo in essere in maniera progressiva, atti persecutori consistiti in appostamenti e reiterate irruzioni presso il luogo di lavoro della vittima. A questo aveva poi aggiunto l’inoltro di messaggi e avance dal tenore petulante, destinati persino ai familiari della donna, tramite l’applicativo Facebook. In una circostanza risalente a pochi giorni fa, l’uomo si era addirittura introdotto nell’ufficio ove la vittima svolgeva attività lavorativa, manifestando la sua ossessione per la donna che a causa dell’exploit per lo spavento veniva colta da uno stato d’ansia ed accompagnata in ospedale.
La spirale persecutoria si concludeva sabato mattina, allorquando la donna aveva visto improvvisamente introdursi l’uomo nel cortile di casa a bordo della propria autovettura, e terrorizzata dallo spiacevole incontro aveva emesso delle urla che aveva avevano richiamato il proprio compagno che aveva messo al sicuro la donna con i bambini e aveva bloccato l’uomo fuori fino all’arrivo della volante.
Gli agenti sopraggiunti tempestivamente su indicazione della centrale operativa, constavano la presenza dell’uomo che, noncurante dell’accaduto, era rimasto nel giardino di casa, brandendo delle pietre rimediate nelle vicinanze. Dopo la sua identificazione e a conclusione di una perquisizione compiuta all’interno dell’auto che consentiva di rinvenire due coltelli da cucina posizionati sul tappeto anteriore lato passeggero e di un bastone di ferro detenuto nel bagagliaio, l’uomo veniva accompagnato in ufficio per gli incombenti investigativi del caso, al termine dei quali l’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato e su disposizione del P.M. di turno veniva collocato agli arresti domiciliari.