Il Gran Premio Giovanissimi “R. Nostini” di Riccione è uno dei più grandi e storici appuntamenti sportivi del calendario e uno dei più importanti eventi italiani dedicati alla scherma giovanile. Rappresenta la gara dell’anno per gli UNDER 14 e riguarda tutte e tre le armi: spada, fioretto e sciabola.
In programma dal 30 aprile al 7 maggio, ha rappresentato il fulcro del calendario agonistico della federazione, con oltre 3.400 giovani atleti che si sono dati appuntamento presso il Play Hall di Riccione, accompagnati da tecnici, dirigenti e familiari al seguito, per un totale di circa 7.000 presenze. Un evento che ha celebrato il talento emergente della scherma italiana.
Nella categoria “Ragazzi-Spada” hanno partecipato 218 atleti. I neretini Pietro e Arturo Rapanà, tesserati per l’Accademia di Scherma di Lecce, si presentavano in pedana rispettivamente come 17° e 22° del ranking nazionale, partendo quindi da un ottimo piazzamento.

Pietro ha concluso un ottimo girone, vincendo 5 assalti su 6. In virtù di questi risultati ha quindi saltato la prima diretta. Si è poi aggiudicato la seconda, col punteggio di 15 – 13 e, a seguire, la terza, vinta anch’essa per 10-5. La sua posizione finale in classifica lo ha visto piazzarsi al 41° posto, su 218 schermidori.
Arturo ha disputato un girone impeccabile, vincendo tutte le gare previste in calendario e saltando così anch’egli la prima diretta. Si è quindi aggiudicato la seconda col punteggio di 15-13, la terza per 15-6 e la quarta per 15-10. Ha purtroppo dovuto capitolare solo alla quinta diretta consecutiva, quella valida per entrare negli ottavi di finale. La sua posizione in classifica generale si è fermata così alla decima piazza, un risultato davvero ragguardevole, in considerazione del prestigio della manifestazione, del numero di partecipanti e dello straordinario ruolino di marcia fin qui tenuto.

Una gradita conferma quindi per la scherma neretina, rappresentata alla grande da questi due fratelli che non finiscono di stupirci. A poche settimane dalla celebrazione della Festa dello Sport, ci piace riportare le parole della mamma dei due gemelli, che sui social ci regala un pensiero che potrebbe rappresentare l’essenza della pratica sportiva, motivo di crescita non solo fisica e salutista, ma anche personale e sociale: “Arturo e Pietro hanno scelto uno sport bellissimo e tanto difficile. Si è in pedana in due ma si è, sostanzialmente, soli con la propria spada, la tecnica, il cuore che pulsa forte, il respiro da regolare quando si va in apnea e la mente che bisogna provare a tenere lucida. Grazie alla scherma imparano ad affrontare le emozioni forti, le gioie e le delusioni grandi e piccole. Noi, in ogni caso, a fondo pedana ci siamo sempre”.
“Sono orgogliosa di voi”, conclude. E noi…con lei!
Giuseppe Spenga (foto: Andrea Trifiletti)