Una Dream Volley mai doma e corsara ribalta a Napoli una gara che sembrava segnata, porta a casa 2 punti che consolidano il sesto posto in classifica e toglie in parte alle campane della Volley World la gioia di conquistare con due giornate d’anticipo una matematica salvezza la quale, dopo i primi due set, sembrava cosa ormai fatta. Invece l’orgoglio e la tenacia delle ragazze granata, memori della promessa fatta dalla loro guida tecnica Cristina Laudisa di lottare fino all’ultima gara di campionato, hanno fatto la differenza e segnato sul tabellino un 2-3 finale che arriva dopo una prestazione davvero gagliarda.
Primi due set un pochino sottotono, ma comunque combattuti, con le napoletane che dimostrano di colmare il gap tecnico della classifica con un pizzico di motivazione in più ed un pubblico di casa che comunque le ha sostenute in maniera vigorosa. Dal terzo parziale sono però salite in cattedra le “senatrici” del gruppo granata, tra le quali ha spiccato la prestazione della schiacciatrice Gorgoni (20 punti per lei) e la squadra ha cominciato a rimontare lo svantaggio, chiudendo la partita al tie-break.

“Un inizio gara in cui alla loro maggiore determinazione abbiamo opposto una eccessiva “tranquillità” – ci racconta il sempre disponibile Scoutman della Dream Emilio Donadeo, raggiunto a fine gara dai nostri microfoni ed al quale vanno i nostri speciali ringraziamenti. “Tuttavia abbiamo sempre giocato punto a punto” – continua – “con alcuni dettagli che hanno fatto la differenza a nostro sfavore. Nel terzo parziale ci siamo ripresi un po’, ruotando anche la panchina a disposizione: oggi le scelte tecniche hanno optato per un sano turnover, dando spazio a chi ha giocato di meno in questa stagione, tra cui la seconda palleggiatrice Valeria Paladini e l’altra centrale, Gaia Gaballo, che hanno entrambe fatto delle buone prestazioni. I due punti conquistati ci tengono saldi al sesto posto, risultato che le ragazze hanno conquistato fin qui con grande merito e che vogliamo provare a mantenere fino alla fine del campionato”.
Giuseppe Spenga
