Tutto inizia nella vita reale quando il professionista nota una vettura in mezzo alla strada, comunque mal parcheggiata, nel Centro storico. Così chiama il comando. Due marescialli arrivano sul posto e ritengono che la vettura dell’uomo possa farcela a passare. Avrebbero addirittura tirato fuori il metro per misurare lo spazio utile e la grandezza della vettura dell’uomo, proprio per dargli garanzia del sicuro transito.
A quel punto il professionista avrebbe contestato l’azione. Per la serie, state qua e vedete una macchina parcheggiata praticamente per strada, perché state a pensare a misurare le distanze? Uno scambio dialettico che ci poteva stare. Per altro successivamente le agenti avrebbero regolarmente multato l’auto parcheggiata a casaccio.
La questione, però, si è presto spostata sul benedetto (si fa per dire!) social dove è facile incappare nell’infortunio. Chi di social ferisce di social perisce, insomma.
L’uomo, infatti, ha ironizzato sull’utilizzo del metro ed ha fatto riferimento all’attività delle… sarte. Di seguito ci sono stati utenti che hanno continuato sulla traccia dell’ironia o del sarcasmo.
Peggiore, però, la dose rincarata dalla moglie dell’uomo che ha fatto un paragone tra la misurazione del cervello di qualcuno per il quale non sarebbe stato facile trovare un metro così piccolo. Un commento apparso perlomeno sgarbato.
Le sottufficiali hanno ritenuto offensivi i commenti così da sporgere denuncia presso i carabinieri, per diffamazione. E per la coppia è arrivato il decreto penale di condanna al quale, però, il legale dei due coniugi, l’avvocato Maurizio Sanasi, ha posto opposizione. Cioè si andrà a processo, fissato per il prossimo 16 giugno. Per gli agenti di Polizia Locale l’Avvocato Antonio Palumbo.