Un cantiere in meno, un’opera pubblica in più.
È prevista domani, sabato 4 luglio, l’inaugurazione di CicloNardò, la rete dei percorsi ciclabili da 14 km e 400 metri in ambito urbano ed extraurbano finanziata interamente con le risorse dell’Azione 4.4 del P.O.R. Puglia FESR – FSE 2014/2020. A poco più di un anno, dunque, dall’avvio dei lavori (costati 1 milione 115 mila euro e affidati al Consorzio Ciro Menotti s.c.p.a.), Nardò può festeggiare l’ultimazione del tratto urbano di un grande progetto di mobilità sostenibile che allinea la città ai paradigmi dei contesti urbani del presente e del futuro, che anche a causa dell’emergenza sanitaria per il Covid19 hanno decisamente accelerato verso l’affermazione di spazi inclusivi e accessibili a tutti, senza più il dominio incontrastato delle automobili, in cui gli spostamenti sono più sicuri e l’aria più salubre.
A tagliare il nastro della rete delle ciclabili una “madrina” d’eccezione, Justine Mattera, showgirl, cantante, attrice e conduttrice televisiva statunitense naturalizzata italiana, che negli ultimi anni ha scoperto la passione per il ciclismo e il triathlon divenendo una vera e propria testimonial della bicicletta. Nel 2017 su Bike Channel Tv ha condotto il format “In viaggio con Justine”, nel quale in sella alla sua bici ha raccontato i territori italiani più suggestivi. Il suo profilo Instagram è ricco di foto in bicicletta “che per me – ha scritto – è quasi una ossessione, perché è uno dei migliori modi per stare in forma e muoversi liberi”. Justine Mattera e il sindaco Pippi Mellone guideranno la carovana in bicicletta che domani appunto partirà alle ore 19 da via Gasperi (stazione ferroviaria) per percorrere la rete in ambito urbano.
Il progetto di CicloNardò è stato redatto dal gruppo di professionisti guidati dall’architetto Francesca Cofano e ha previsto interventi infrastrutturali articolati in cinque tratti. Il primo interessa viale De Gasperi e via XX Settembre e connette la stazione ferroviaria e la sede comunale di via Falcone con l’ingresso al centro storico da piazza Osanna (qui il percorso si innesta sul secondo tratto ciclabile e pedonale diffuso, cioè l’area Ztl estesa a tutto il centro antico con attraversamento di piazza Salandra). Un terzo tratto ciclabile percorre via XXV Luglio, da piazza Diaz fino all’ex ospedale, per connettersi da un lato al tratto ciclabile di via Kennedy e al centro sportivo e dall’altro per proseguire lungo via Bonfante, via Marinai d’Italia e corso Italia per connettersi alla pista ciclabile già esistente di viale Caduti di Nassirya (zona Pagani). Il quarto tratto è la connessione con la strada litoranea e il parco di Portoselvaggio lungo la viabilità a basso traffico (via Masserei, strada La Riggia e via Croce dell’Alto). Il quinto tratto, infine, incrocia il tratto precedente in località Cenate (via Taverna), procede in direzione nord e ripristina a fini cicloescursionistici un antico tracciato secondario della Via Sallentina. Le strade interessate, laddove necessario, sono state asfaltate e i marciapiedi oggetto di manutenzione straordinaria. All’incrocio tra via Bonfante, via Marinai d’Italia e via Caduti di via Fani è sorta una nuova rotatoria.
“Con la rete delle piste ciclabili – dice il sindaco Pippi Mellone – Nardò entra in una nuova era, quella di una città moderna, sicura e pulita, dove è facile spostarsi in bicicletta, le strade sono di tutti e non solo degli automobilisti. La pandemia ha imposto i percorsi ciclabili a tutte le città italiane ed europee, più di quanto non fosse già una tendenza consolidata, noi anche in questo caso siamo stati lungimiranti. Peraltro, ovunque ciclabili e pedonalizzazioni hanno portato benefici alla collettività e ai singoli”.
“Dappertutto ormai – aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – la bicicletta è un mezzo usuale per gli spostamenti e un potente fattore di sviluppo. Anche per questo, oltre a CicloNardò, abbiamo voluto che la riqualificazione del lungomare contemplasse un ulteriore percorso ciclabile di 3 km. Programmare, avere una visione, guardare lontano, fare: così stiamo cambiando la città.
“Lasciare la macchina a casa una volta di più – dice il consigliere delegato alla mobilità sostenibile e al cicloturismo Marcello Greco – “sposare” la bicicletta come mezzo di locomozione e come stile di vita. Quindi stare in salute, risparmiare, sottrarre mezzi inquinanti alla circolazione, contribuire a una città più silenziosa, bella e pulita. Abbiamo una città piccola e pianeggiante e abbiamo le piste ciclabili, adesso tocca a noi, non sprechiamo questa opportunità enorme”.