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IL TRIBUNALE DEL LAVORO DI LECCE STOPPA LA DOMANDA RISARCITORIA DEGLI EX DIRIGENTI COMUNALI

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Il Giudice del lavoro del Tribunale di Lecce, dott. Luca Notarangelo, dichiara inammissibile il ricorso promosso dagli ex Dirigenti comunali Maria Josè Castrignanò, Anna Maria De Benedittis e Piero Formoso per l’annullamento degli atti con cui la Giunta Mellone li aveva “ruotati” nel 2016 e per la condanna del Comune di Nardò a risarcire complessivi € 335.000,00, oltre interessi legali.

I fatti. Con le delibere n. 286 del 27.7.2016 e n. 378 del 26.10.2016, la Giunta Mellone decideva di ridefinire la macrostruttura organizzativa dell’Ente e, cioè, di conferire una nuova organizzazione degli uffici e dei servizi in sei aree funzionali. Di seguito, con decreto, il Sindaco distribuiva le deleghe ad ogni dirigente, attribuendo, in particolare, all’Ing. Piero Formoso l’Area Funzionale 6° (Sportello Unico attività produttive, servizio attività produttive ed agricoltura), alla dott.ssa Maria Josè Castrignanò l’Area funzionale 4° (Programmazione strategica e comunitaria, Servizi Demografici Statistici e URP) e alla dott.ssa Anna Maria De Benedittis l’Area Funzionale 5° (Servizio Cultura e Spettacolo, Musei, Turismo, Istruzione, Sport e Caccia).

I tre dirigenti Castrignanò, De Benedittis e Formoso, ritenendo i suddetti atti lesivi delle loro posizioni, li impugnavano sia al TAR Lecce, che al Giudice del lavoro. In quest’ultimo giudizio chiedevano anche la condanna del Comune di Nardò a pagare danni per complessivi € 335.000,00, che sarebbero derivati dalla loro “rotazione”, ma anche dalla lesione del loro decoro, immagine e professionalità per effetto di affermazioni contenute in manifesti e comizi tenuti dall’attuale Sindaco.

L’Amministrazione Comunale di Nardò si difendeva in giudizio con l’Avv. Paolo Gaballo, che eccepiva il difetto di giurisdizione del Giudice del lavoro a decidere la controversia, poiché di competenza del Giudice amministrativo. L’Avv. Gaballo eccepiva, altresì, l’inammissibilità della domanda risarcitoria che i dirigenti frazionavano per tentare di superare il difetto di giurisdizione, invocando taluni danni al Giudice del lavoro ed altri al Giudice amministrativo, poiché ciò è contrario ai principi generali di correttezza e buona fede processuale e perché la domanda risarcitoria era comunque impostata su fatti e comportamenti antecedenti all’elezione dell’attuale Sindaco Mellone.

Ieri pomeriggio, il Giudice del lavoro di Lecce, accogliendo le eccezioni preliminari sollevate dall’Avv. Paolo Gaballo, ha respinto il ricorso dei tre Dirigenti, che, nelle more, sono andati in pensione o trasferiti presso altre amministrazioni, dichiarandolo inammissibile per difetto di giurisdizione.

Soddisfazione per l’esito del giudizio è stata espressa dal Sindaco di Nardò e dall’Avv. Gaballo.

 

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