Ci inorgoglisce l’aver restituito ad alcuni arzilli vecchietti l’hobby della critica, un servizio che possiamo liberamente includere tra le prestazioni di volontariato che quotidianamente offriamo alla comunità.
A questi osservatori attenti e opinionisti instancabili infatti proponiamo ogni settimana disparati argomenti sui quali possono vivacemente dedicarsi, attraverso la chirurgica vivisezione delle parole (le nostre ovviamente), per impegnare il loro tempo morto. Non si tratta mai naturalmente di riflessioni di carattere costruttivo, utili a noi e ai cittadini e capaci di dare un senso alla critica stessa. Il processo alle intenzioni che puntualmente si celebra invece mi ricorda il famoso proverbio siciliano che tradotto recita “Il lupo di cattiva coscienza come opera così pensa”.
Pochissime le occasioni lasciatesi scappare per esprimere personali, inutili e non richiesti pareri, farciti degli epiteti più abietti: purtroppo ho capito tardi che alcuni individui invecchiando si inaspriscono. E volevo rassicurare inoltre i più maligni sul fatto che il sottoscritto sappia scrivere da solo – lo stupore manifestato mi inorgoglisce – basta cercare testi di altri argomenti e di altri periodi, ma mi rendo conto che attaccare l’avversario a testa bassa è più semplice ché imparare a conoscerlo. Ci vuole onestà intellettuale, non saccenteria.
L’argomento di queste ore è naturalmente la decisione della Giunta di approvare il piano di lottizzazione della Sarparea, un provvedimento il quale, stante le condizioni attuali, era inevitabile. E chi sostiene il contrario è in malafede.
La storia racconta che l’area, nelle indicazioni del Piano Regolatore Generale, fosse stata caratterizzata come edificabile. Stravaganza? Errore di distrazione? Generosità edilizia? Certo è che chi ha acquistato quel terreno, pagandolo una cifra enorme, lo ha fatto proprio in virtù del progetto che avrebbe potuto edificare e in quella direzione si è mossa l’imprenditrice inglese. Quest’ultima ad oggi ha richiesto e ottenuto tutte le autorizzazioni che i vincoli del sito prevedono.
Cosa si vuol rimproverare quindi a questa Amministrazione, l’essere disponibili a dialogare con chi, volente o nolente, investirà capitali sul nostro territorio? Crediamo che a questo punto sia da sciocchi proseguire sulla strada dell’ostruzionismo solo per stare in pace con la coscienza nostra e dell’opinione pubblica. Ma non ci illudiamo che questo lo comprenda chi litiga anche col proprio compagno di banco.
Se qualcuno ha delle responsabilità non siede tra le fila della maggioranza e, sia chiaro, non appartiene nemmeno alla mia generazione che spesso subisce le ripercussioni delle tante scelte scellerate fatte in un recente passato.
Il Sarparea resort sorgerà e noi, amanti innamorati dei nostri paesaggi, vigileremo affinché i lavori vengano realizzati nel rispetto del progetto, convinti che si possa a questo punto guardare solo alle ricadute positive che quest’opera avrà su Nardò e in particolar modo sulla marina di Sant’Isidoro.
Per i vecchietti ipercritici magari penseremo ad un pullman che li porti tutti i giorni sul cantiere per importunare i muratori. Sempre che riescano a riempirlo un intero pullman.
Gianluca Fedele
Consigliere Comunale
Capogruppo Andare Oltre
